La scienza illumina i corridoi del Papa Giovanni XXIII

Sperimentando con WeScience

Bergamo, aprile 2025 – Un sabato speciale, intriso di curiosità e meraviglia, ha colorato i reparti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il 12 aprile, i giovani volontari di WeScience, il dinamico gruppo under 30 di BergamoScienza, hanno portato una ventata di esperimenti di chimica e fisica, trasformando le stanze d’ospedale in veri e propri laboratori per i piccoli pazienti.

Non è la prima volta che i volontari varcano la soglia dell'ospedale con la loro contagiosa energia. Già l’8 marzo, avevano dimostrato come la scienza possa essere accessibile e affascinante a ogni età, regalando momenti di apprendimento e spensieratezza ai bambini ricoverati.

Leonardo, WeScience, ci ha raccontato l’entusiasmo di quella mattinata. “Siamo contenti e grati di aver avuto l'opportunità di fare divulgazione scientifica all'interno dell'ospedale, dove i ragazzi vivono in un contesto diverso rispetto ai loro coetanei”, spiega Leonardo. Tra mondi invisibili ed esperimenti divertenti, la mattinata è volata via tra stupore e interazione. “I ragazzi hanno potuto così venire in contatto con il lato sperimentale della scienza”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un approccio pratico al sapere.

Fondamentale per il successo di queste iniziative è stata la collaborazione con la professoressa Karin Morlotti, docente della scuola secondaria di secondo grado interna all’Ospedale. La sua figura ha rappresentato un ponte cruciale tra il mondo scolastico e quello ospedaliero, offrendo ai giovani pazienti un’opportunità di apprendimento stimolante e, soprattutto, coinvolgente. La possibilità di toccare con mano fenomeni scientifici, semplici ma di grande effetto, può fare una differenza enorme, accendendo un sorriso e, chissà, una piccola scintilla di interesse per la scienza.

L’iniziativa si conferma, quindi, un appuntamento di grande valore. È un esempio tangibile di come la passione e l’impegno del Comitato Giovani di BergamoScienza possano fare la differenza, portando luce e conoscenza in contesti delicati e ribadendo un messaggio potente: la scienza è davvero per tutti.