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Si chiude con grande successo di pubblico la XXIII edizione del Festival BergamoScienza

 

La XXIII edizione di BergamoScienza – il primo festival di divulgazione scientifica in Italia, organizzato dalla Fondazione BergamoScienza – si chiude con grande successo di pubblico. In totale, sono state 414.976 le persone che hanno preso parte al festival, di cui 89.638 dal vivo e 325.338 in collegamento streaming da tutta Italia.

 

Anche quest’anno BergamoScienza ha riunito le voci più autorevoli della comunità scientifica internazionale in oltre 200 eventi tra conferenze, laboratori, spettacoli, concerti, mostre e proiezioni. Un appuntamento che, anno dopo anno, continua ad attirare un pubblico sempre più ampio, offrendo a tutti l’opportunità di scoprire in modo chiaro e appassionante le attuali sfide della scienza e le nuove frontiere della ricerca.

Dalla fisica alla biologia, dalle neuroscienze all’astrofisica, passando per innovazione, tecnologia sostenibilità e salute: quest’anno il palco del festival ha ospitato 62 relatori in 34 conferenze, tutte tradotte in LIS, e seguite in totale da 332.853 persone (7.515 in presenza e 325.338 in streaming).

 

«La XXIII edizione del Festival BergamoScienza, la prima edizione come Fondazione, segna un passaggio fondamentale nella storia di BergamoScienza. È un’iniziativa che in oltre vent’anni è cresciuta insieme al territorio, alle sue imprese, alle università, alle scuole e a una straordinaria comunità di persone che l’hanno sostenuta con passione. Dopo ventitré anni, vedere un pubblico così numeroso e partecipe è la testimonianza più autentica della forza di questa realtà. ⁠Guardiamo avanti con fiducia: BergamoScienza continua a essere un luogo di libertà e di confronto, capace di abbattere barriere fisiche, sociali e culturali, e di trasformare la scienza in conoscenza condivisa e partecipata.» commenta Andrea Moltrasio, presidente della Fondazione BergamoScienza.

 

Nell’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica BergamoScienza ha esplorato un concetto che attraversa tutte le dimensioni del sapere scientifico, quello dell’Informazione: non un semplice insieme di dati e notizie, ma il linguaggio stesso con cui la realtà si manifesta e con cui l’uomo cerca di comprenderla. Dallo stato dei quanti che descrivono materia ed energia, al DNA che custodisce la vita, fino ai codici che mettono in relazione mente, corpo e società.

Sono stati tantissimi i temi affrontati nelle diciassette giornate della manifestazione, alcuni dei quali rappresentano veri e propri punti cardine del dibattito scientifico contemporaneo: dalle conseguenze dell’emergenza climatica – evidenziate dalle riflessioni del divulgatore David Quammen, e dai dati esposti dagli scienziati Carlo Buontempo e Paolo Cipollini, agli sviluppi più recenti del quantum computing, illustrati dalla fisica Anna Grassellino. E ancora, si è discusso delle sfide e delle opportunità legate alla fusione nucleare con Rachael McDermott, direttrice del Max Planck Institute for Plasma Physics, e del rapporto tra Intelligenza Artificiale e società, con Francesco Salvi e Debora Nozza, giovani e brillanti ricercatori. Non sono mancati gli approfondimenti dedicati alle esplorazioni spaziali, con Lorenzo Bruzzone, esperto di telerilevamento satellitare, e Tiziana Cardone dell’ESA - che hanno discusso delle probabilità di un possibile futuro sulla luna - e quelli sulle origini dell’universo e sulla natura del vuoto, del fisico Guido Tonelli. Ampio spazio è stato dedicato, infine, alle più recenti scoperte in ambito cognitivo, con studiosi di fama internazionale come Joseph Ledoux, Julianne Holt-Lunstad e Giorgio Vallortigara, e in campo medico, con le ricerche di Nicola Segata, tra i massimi esperti di microbiota, che amplieranno gli orizzonti della medicina personalizzata.

 

Non solo conferenze e laboratori: anche quest’anno il festival ha portato la scienza sul palcoscenico, proponendo un coinvolgente palinsesto di 21 appuntamenti che – tra spettacoli, concerti e proiezioni - hanno mescolato divulgazione e intrattenimento (5.364 le presenze).
Per il 2025 sono state ben tre le grandi performance musicali che si sono svolte nell’ambito di Contaminazioni Contemporanee, il festival internazionale di musica contemporanea, giunto alla diciannovesima edizione. La Basilica di Santa Maria Maggiore ha ospitato il pianista statunitense Fred Hersch, il celebre gruppo armeno Gurdjieff Ensemble, e la talentuosa chitarrista ungherese Zsófia Boros.

 

Anche questa edizione del festival ha registrato una straordinaria partecipazione di giovani e giovanissimi. Sono state 79 le scuole protagoniste della XXIII edizione del festival, in incremento rispetto alle 70 dello scorso anno, con un coinvolgimento totale di 4.388 studenti e studentesse e 715 docenti. Quest’anno sono stati 95 i laboratori proposti dagli istituti scolastici, che hanno registrato un totale di 43.335 partecipanti.

 

Bambini e bambine, ragazze e ragazzi, come da tradizione, hanno affollato il Sentierone il 4 e 5 ottobre nel corso de La Scuola in Piazza, la fiera scientifica on the road a cui hanno partecipato 46 istituti scolastici di ogni ordine e grado, e di alcune realtà private tra cui Fondazione Dalmine ETS, l’Università degli studi di Bergamo, l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, l’Università degli Studi di Genova, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Uniacque, e oltre 32.880 visitatori.


Un contributo fondamentale alla buona riuscita della manifestazione è stato dato dai 160 volontari del festival, tra cui 32 i ragazzi e le ragazze del gruppo WeScience.

 

Nei prossimi giorni la maggior parte delle conferenze della XXIII edizione di BergamoScienza saranno disponibili sul canale YouTube del festival.



Numeri

414.976
partecipanti
79
scuole
160
volontari